
Quando iniziare lo svezzamento?
Non esiste un’età precisa per tutti i lattanti in cui iniziare il divezzamento poiché ogni bimbo ha i suoi tempi. Comunque si raccomanda di iniziarlo dal sesto mese e mai prima di 4 mesi e mezzo.
Non esistono degli schemi rigidi per iniziare il divezzamento e soprattutto bisogna abbandonare il concetto secondo cui gli alimenti debbano essere introdotti in base al loro grado di allergenicità. Studi recenti hanno dimostrato che l’introduzione tardiva degli alimenti ritenuti “allergizzanti” non previene lo sviluppo di allergia alimentare e/o celiachia nei soggetti predisposti e che l’età del bambino alla prima esposizione verso l’alimento (purché avvenga dopo i quatto mesi di vita) non ne modifica il successivo rischio da adulto.
Come svezzare?
Da sempre ogni pediatra ha avuto il suo "schema di svezzamento" ma spesso si tratta di schemi tramandati dalla specifica scuola pediatrica di provenienza.
Oggi sappiamo che gli schemi, pur graditi a tanti genitori, di scientifico non si fondano su certezze scientifiche. In teoria fin dall'inizio dello svezzamento sarebbe possibile dar da mangiare al piccolo tutti gli alimenti assunti dai genitori.
Ovviamente, però, esistono dei però. Non possiamo far finta che il progresso si sia fermato e che alcune comodità non esistano. Quindi vanno bene prima i cereali (crema di riso, semolino, crema di mais e tapioca e similari) ma seguiti subito dopo dalla pastina, consapevoli che tale tempistica è dettata solo dalla più facile deglutizione. Allo stesso modo è utile usare prodotti cosiddetti “baby food” per i quali esiste una specifica legislazione (direttiva 2006/125/CE) secondo cui “gli alimenti a base di cereali e gli altri alimenti destinati ai lattanti e ai bambini non devono contenere alcuna sostanza in quantità tale da poter nuocere alla salute dei lattanti o dei bambini”.
Inoltre le mamme possono continuare ad allattare durante il divezzamento e comunque fino a quando lo desiderano, anche dopo il primo anno di vita del bambino. In caso di mancanza di latte materno sarà necessario scegliere un’adeguata formula di proseguimento evitando l’introduzione del latte vaccino nel primo anno di vita poiché potrebbe sbilanciare l’apporto proteico alimentare, causare carenze di ferro e microscopici sanguinamenti intestinali. Solo dopo l’anno di vita può essere introdotto quindi il latte vaccino intero ma in quantitativi non superiori ai 200-400 ml/die, per evitare una eccessiva assunzione di proteine.
Detto questo, è evidente che una sorta di schemi alimentari vanno pur consegnati ai genitori.
Abbiamo quindi deciso di dividere le fasi dello svezzamento in tre fasi.
SVEZZAMENTO: fase 1
Tale fase dovrebbe durare 15-30 giorni dei pasti a 5-6 mesi e in questo periodo sono previsti:
-
3-4 poppate di latte (materno o di proseguimento);
-
1 pappa (di solito al mezzogiorno, ma senza che ciò costituisca un obbligo)
Per la preparazione della prima pappa, possiamo utilizzare il seguente schema:
-
150 - 180 grammi di BRODO VEGETALE*
-
3-4 cucchiai da cucina rasi di CREMA di RISO o MAIS-TAPIOCA o SEMOLINO;
-
1/2 vasetto di OMOGENEIZZATO di CARNE (agnello, coniglio, tacchino; pollo, manzo, vitello, prosciutto);
-
1 cucchiaino da caffè di PARMIGIANO ben stagionato; · 1 cucchiaino da caffè di OLIO D'OLIVA extra-vergine.
*Per preparare il brodo è sufficiente fare bollire in un litro di acqua delle verdure (non è indispensabile che ci siano tutte) come una patata, una carota e una zucchina, qualche foglia di bietola o lattuga, qualche costa di sedano a fuoco lento per circa 2 ore (fino a far dimezzare la quantità di acqua) e poi filtrare per togliere le verdure. Non è consentito aggiungere sale né dado. Il brodo può essere conservato in frigorifero in recipiente chiuso per 48 ore. Una valida alternativa al brodo così preparato sono gli omogeneizzati di verdure o preparati per brodo (per l'infanzia) disidratati.
Durante la giornata è inoltre possibile provare ad offrire anche qualche cucchiaino di omogeneizzato di frutta come pera o mela oppure di pera o mela finemente grattugiata. Il quantitativo viene gradualmente aumentato fino a circa 80 gr al giorno.
SVEZZAMENTO: fase 2
Dopo il compimento del 6° mese, se il bambino ha ormai imparato a deglutire e accetta la pappa è possibile inserire una seconda pappa che andrà a sostituire un'altra poppata, in genere in orario tra le 18 e le 20.
La pappa ha sempre il brodo vegetale come base, però adesso è possibile aggiungere qualsiasi tipo di verdura compreso il pomodoro.
La preparazione è sempre la medesima, tuttavia le verdure possono essere passate o frullate ed un paio di cucchiai di passato di verdure possono essere aggiunte alle pappe.
Per la preparazione della pappa a pranzo:
-
BRODO/PASSATO DI VERDURE o omogeneizzato di verdure;
-
2 cucchiai rasi di PASTINA (formato piccolo, tipo "sabbiolina"); • un omogeneizzato intero di carne;
-
1 cucchiaino da caffè di PARMIGIANO ben stagionato;
-
1cucchiaino da caffè di OLIO D'OLIVA extra-vergine.
Per la preparazione della pappa a cena:
-
BRODO/PASSATO DI VERDURE o omogeneizzato di verdure;
-
Cereali (semolino, crema di riso, ecc.) o pastina se più gradita
-
1 formaggino ipolipidici (in vasetto) oppure 2 fettine di prosciutto cotto frullato con le verdure del brodo
-
1 cucchiaino da caffè di PARMIGIANO ben stagionato;
-
1-2 cucchiaini da caffè di OLIO D'OLIVA extra-vergine.
A questa età il bambino può assumere tutti i tipi di frutta; in presenza di familiari con allergie alimentari evitare fragole e ciliegie.
SVEZZAMENTO: fase 3
Col passare delle settimane (in genere verso l'8° mese) il bambino avrà imparato a deglutire meglio e quindi sarà possibile introdurre altri alimenti.
In questa fase è possibile iniziare ad offrire del pesce, aggiunto alla minestrina vegetale, al posto della carne, oppure proposto a parte, condito con olio e passato di verdure (ade esempio passato di patate, vellutata di zucca ecc.). Il pesce è molto importante nell'alimentazione infantile, pertanto gradualmente è consigliabile ridurre il consumo di carne, specie rossa, a favore di esso.
Esistono in commercio omogeneizzati di pesce, ma è possibile utilizzare il pesce fresco (o quello surgelato) cotto a vapore o bollito.
È preferibile iniziare con i pesci più magri (cioè trota, nasello, merluzzo, dentice, cernia, spigola, orata ecc.) mentre sarebbero da evitare per il loro contenuto in mercurio sia i pesci di fondale (sogliola) sia i pesci molto grandi (tonno, salmone ecc.). Non è ancora consigliata, nemmeno l'assunzione di crostacei (gamberi, scampi ecc.) o di seppie, calamari e frutti mare. Questi ultimi alimenti possono essere consumati (ben cotti) dopo il 18° mese di vita.
Anche i legumi possono iniziare a far parte della dieta del bambino, iniziando con lenticchie e proseguendo con fagioli, piselli e ceci che possono essere aggiunti al brodo. Tuttavia, se il bambino gradisce si può iniziare a diversificare la pappa, nel senso che invece di preparare il passato di verdure è possibile preparare dei passati di sole patate o solo pomodoro (bollito e con olio crudo) o legumi. In questo modo si preparerà una "pastina con patate" o con "salsa di pomodoro", con lenticchie, con fagioli e così via.
È anche possibile usare formaggi morbidi come ricotta fresca, stracchino ecc...
Anche l'uovo, alimento utilissimo per il bambino, a meno di familiarità per allergia alimentari, può essere introdotto.
È possibile aggiungere il tuorlo aggiunto alla pastina in brodo nelle ultime fasi di cottura (la cottura prolungato lo rende poco digeribile al posto della carne o del pesce, una volta alla settimana. Dopo qualche settimana si può proporre l'uovo intero (alla coque, sodo, strapazzato con il formaggio o cotto nella salsa di pomodoro; è permessa la frittata, purché cotta al forno o in padella antiaderente senza grassi).